L’illuminotecnica è la disciplina tecnico-scientifica che si specializza nella progettazione dell’illuminazione degli ambienti indoor e outdoor, sia attraverso lo sfruttamento della luce naturale che tramite la definizione di soluzioni di illuminazione artificiale.
In quest’ultimo contesto, che identifica il design, la realizzazione e la collocazione di elementi illuminanti, i progettisti svilupperanno soluzioni che tengono conto sia di fattori fisiologici come la percezione luminosa dell’occhio umano, sia discriminanti più tecniche legate all’architettura degli spazi, all’elettricità e alla sicurezza.
Come è facile immaginare, nella progettazione illuminotecnica sarà sempre necessario tenere conto dell’ergonomia dell’illuminazione per scegliere l’elemento illuminante più adatto all’applicazione, ossia la tipologia di lampada per lo specifico contesto. Nella produzione di quest’ultima, la scelta e la lavorazione dei materiali saranno altrettanto fondamentali.
E, tra le lavorazioni più utilizzate nei progetti di illuminotecnica, figurano la tranciatura e la fustellatura dei materiali.
Cos’è la tranciatura di materiali per l’illuminazione
Il processo di tranciatura di materiali per l’illuminazione consiste nella loro lavorazione con l’ausilio di punzoni e matrici organizzati in appositi stampi, e successivamente nel taglio dei materiali con particolari macchinari.
La tranciatura di un materiale è, in effetti, il suo vero e proprio taglio – un’operazione che seguirà alla pressione del materiale stesso tra matrice e punzone di taglio e che si esegue in due step: il taglio, che interessa circa 1/3 dello spessore, e il cosiddetto strappo, effettuato sui restanti due terzi della superficie.
Questo termine viene utilizzato anche in alte industrie (una fra tutti quella di lavorazione dei metalli) ma di fatto interessa qualunque tipo di materiale abbia caratteristiche fisiche e meccaniche tali da poter essere sottoposto al processo, come ad esempio i laminati plastici come il policarbonato. Al contrario, materiali come la gomma non potranno essere trattati.
Le forme che tale lavorazione è in grado di ottenere sono virtualmente infinite, e lo spessore del pezzo finale potrà variare da pochi centesimi di millimetro fino a diversi millimetri. La grande versatilità insita nel processo di tranciatura lo rende una lavorazione ideale anche per la produzione di grandi serie di materiali destinati all’illuminotecnica.
Cos’è la fustellatura in illuminotecnica
Per quanto riguarda invece la fustellatura dei materiali destinati al settore dell’illuminazione, si tratta – semplificando al massimo – di una lavorazione che permette di sagomare le superfici in modo specifico.
Essenzialmente siamo quindi nuovamente di fronte a un processo di sagomatura e taglio che, dopo essere stato inizialmente introdotto nel solo settore calzaturiero, dal Novecento in poi si è diffuso ad altri settori industriali con l’obiettivo di tagliare superfici e materiali “teneri” da impiegare spesso come componenti di prodotti finiti.
Non è quindi un caso che tale lavorazione trovi ampia applicazione nell’illuminotecnica, dove è comune l’impiego di diffusori luce e paralumi, schermi di protezione, anelli, dischi e filtri, sottobasi: per questi elementi vengono infatti sfruttate le versatili capacità tecniche di materiali come policarbonato, PVC e poliestere, ma anche feltro, espanso e anche diversi altri materiali prettamente a uso tecnico.
Per la fustellatura si utilizza un particolare strumento – chiamato appunto fustella – che, attraverso un’operazione di taglio specifica, provvederà a dare ai materiali la forma finale desiderata. Oltre che nella realizzazione di sistemi di illuminazione, per la sagomatura di paralumi e sottobasi e, più in generale, componenti che diventeranno parte integrante del progetto finale, la fustellatura viene impiegata anche in cartotecnica, sia per la produzione di materiali di uso comune come i block notes o le agende: è quindi un processo industriale parte della nostra vita quotidiana e di una molteplicità di oggetti che utilizziamo comunemente!
Tranciatura e fustellatura in Illuminotecnica: l’esperienza di Graf Adhesive
Graf Adhesive attua lavorazioni di tranciatura e fustellatura per il settore dell’illuminotecnica grazie a una divisione specializzata, chiamata GLight.
La competenza del nostro Ufficio Tecnico e l’esperienza maturata nel corso degli anni nella realizzazione di lampade straordinarie firmate da brand del calibro di Luceplan, Artemide, Disano, Nemo, Flos, FontanaArte e Krea Design ci permettono oggi di realizzare una vasta gamma di prodotti destinati all’Industria Illuminotecnica e risultato della produzione e trasformazione dei materiali più diversi: dalla tranciatura alla fustellatura, dall’accoppiamento alla colorazione di laminati plastici e metallici. Include diffusori luce e paralumi in policarbonato, schermi di protezione, anelli, dischi e filtri in policarbonato, PVC e poliestere, sottobasi in feltro ed espanso e vari materiali per uso tecnico.
Senza contare naturalmente gli svariati materiali speciali che progettiamo, sviluppiamo e produciamo sulla base di richieste estremamente specifiche dei nostri clienti.
Puoi entrare in contatto con noi in ogni momento per richiedere una consulenza o un preventivo per i migliori materiali e le lavorazioni più evolute destinate al tuo progetto di illuminotecnica: scrivici!